Gli studenti delle classi 4C, 4E e 5F dell’Istituto Superiore “Ruggiero D’Altavilla”, con indirizzo in Biotecnologie Sanitarie e Chimica e Materiali, hanno concluso il loro percorso di PCTO presso il CNR-IAS di Torretta Granitola. Accompagnati dai tutor scolastici, i professori Lucia Foderà, Flora Certa e Vincenzo Lo Mascolo, e coadiuvati dal tutor aziendale, la dott.ssa Grazia Maria Armeri, i ragazzi hanno esplorato i laboratori di ricerca dell’Istituto e hanno approfondito il tema della biodiversità.
Giorno 1: il museo della biodiversità
La vasta gamma di specie animali e vegetali nel nostro Mediterraneo ha suscitato grande entusiasmo tra gli studenti. Durante la visita al museo della biodiversità, hanno compreso le distinzioni tra specie marine nectoniche, bentoniche e pelagiche. Hanno inoltre avuto l’opportunità di osservare i diversi mammiferi marini endemici dei nostri mari, come la Stenella striata (conosciuta anche come Stenella coeruleoalba), un cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia dei delfinidi, che abita nelle acque temperate.
Giorno 2: laboratorio di anatomia
Giorno 2: laboratorio di bioacustica
Giorno 3: campionamento e raccolta dati
Abbiamo continuato l’attività di visita dei laboratori del Cnr che riguardavano soprattutto le attività di campionamento e raccolta dati che i ricercatori effettuano sia nelle loro spedizioni nell’Artico, sia nelle spedizioni nel Mediterraneo per rilevare, lo stato di salute degli oceani e contribuire alla salvaguardia di questo ecosistema. Il dott.Vincenzo Tancredi, dopo una breve introduzione teorica ci ha dimostrato insieme al sig. Vincenzo di Stefano come vengono effettuate le operazioni di prelievo di campioni ambientali e lo studio dei flussi bentici. Abbiamo conosciuto così cosa sono le rosette e le bottiglie Niskin con cui vengono effettuati campionamenti verticali nella colonna d’acqua a vari livelli di profondità, e poi nel laboratorio con il dott. Francesco Placenti, gli strumenti necessari all’analisi chimica dei nutrienti dell’acqua di mare, che monitorati nel tempo, danno indicazioni preziosi sullo stato d’inquinamento marino e del ruolo delle correnti oceaniche nella distribuzione di tali sostanze.
Nel laboratorio con la dott.ssa Maria Bonsignore abbiamo capito l’importanza della ricerca nel campo della biogeochimica negli ambienti marino costieri in cui l’impatto delle attività umane è causa di danno agli organismi che vi abitano. Ci ha molto colpito il disastro di Minamata una località giapponese, dove l’avvelenamento da mercurio rilasciato nelle acque reflue dell’industria chimica Chisso Corporation, determinò il decesso di più di 2000 persone. Anche l’argomento trattato dal sig. Biagio De Luca sui trattamenti dei campioni ambientali prima di effettuare l’analisi chimica ci ha fatto capire che il termine mineralizzazione in chimica consiste nella distruzione della componente organica nei campioni prelevati dal mare per effettuare analisi degli analiti con misure molto accurate anche se molto piccole dell’ordine anche del trilione. Entusiasmante è stato poter vedere spettrofotometri molto costosi e in dotazione della sola sede di Torretta per la determinazione dei metalli pesanti sui solidi e sulle acque marine, nel laboratorio della dott.ssa Marianna Del Core che ci ha parlato del quarto stato della materia cioè il plasma e di come lo si ottiene con queste apparecchiature. Alla fine del percorso per capire come tutta la mole di dati che ogni giorno questi ricercatori acquisiscono possa essere trattata cè stato l’intervento della dott. Enza Quinci che ha parlato del ruolo della statica nell’interpretare tali dati.
A nome di tutti i compagni partecipanti e dei tutor che ci hanno seguito in queste tre giornate di pura scienza ringraziamo tutti i ricercatori che ci hanno trasmesso l’amore con cui ogni giorno si occupano del nostro bellissimo ma sempre più minacciato ecosistema marino.