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Oggi, 21 gennaio, celebriamo la Giornata Mondiale dell’Abbraccio, un’occasione speciale che ci invita a riflettere sull’importanza di gesti semplici ma potenti.

La Giornata Mondiale dell’Abbraccio è stata introdotta nel 1986 dal reverendo americano Kevin Zaborney. L’idea alla base di questa giornata è quella di offrire un raggio di calore e affetto nel mese di gennaio, spesso considerato il periodo più triste dell’anno. Questa scelta temporale può essere collegata a diversi fattori, tra cui il clima freddo e grigio in molte regioni del mondo settentrionale, la fine delle festività natalizie e il ritorno alla routine quotidiana.

Prendiamola come un’occasione per contrastare la malinconia collettiva, promuovere il benessere emotivo e rafforzare i legami umani attraverso un gesto tanto semplice quanto prezioso.

In un mondo sempre più connesso digitalmente, l’abbraccio diventa un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche.

In questo giorno dedicato all’affetto fisico, siamo chiamati a riscoprire il calore umano che solo un abbraccio può offrire. In un periodo in cui le divisioni e le tensioni sono sempre presenti, abbracciarsi diventa un atto di solidarietà, un modo per trasmettere conforto e comprensione senza bisogno di parole.

L’abbraccio va oltre la sfera personale, poiché può contribuire a promuovere la salute mentale e a creare legami più forti nelle comunità. In un contesto globale in cui la distanza può sembrare sempre più marcata, abbracciarsi diventa un simbolo di unità e resilienza.

Questo gesto affettuoso non conosce limiti di età, genere o status sociale. È un linguaggio universale che parla direttamente al cuore, un rimedio semplice per lenire le ferite invisibili che la vita quotidiana ci può infliggere.

La Giornata Mondiale dell’Abbraccio ci ricorda che, nonostante le differenze che possiamo avere, tutti condividiamo il bisogno di connessione umana e di sentirsi amati.

Oggi, quindi, prendiamoci il tempo di abbracciare coloro che ci sono vicini e di diffondere questo gesto d’amore nella nostra società. Un abbraccio può essere un piccolo passo verso un mondo più compassionevole e solidale.

Di Elena Alcamesi

Instancabile editore responsabile del giornalino Thunder, la prof. Elena Alcamesi è un mix esplosivo di creatività incontenibile e "tu fai questo tu fai quest'altro tu sbrigati com'è finita?". Famosa per le sue idee bizzarre e perennemente innovative, spunta ogni giorno con qualcosa di nuovo e stravagante da fare per il giornalino. Schiavista implacabile, la prof. non conosce orari, e chi lavora per il Thunder lo fa a suo rischio e pericolo.

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