Il 22 novembre 2024, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la città di Mazara del Vallo è diventata teatro di un evento straordinario: un corteo organizzato dall’associazione FIDAPA, a cui hanno preso parte scuole di ogni grado, associazioni e istituzioni.
Corteo Solidale
Anche la nostra scuola, l’ISISS Ruggero d’Altavilla, ha partecipato attivamente, contribuendo a rendere questa giornata un simbolo di impegno condiviso contro un’emergenza che non possiamo ignorare.
La manifestazione non si è limitata al corteo lungo le vie cittadine. In Piazza della Repubblica, cuore pulsante dell’evento, si sono svolti momenti di grande impatto culturale ed emotivo. Tra questi, il monologo “Ma chi omu si?” di Vito Ubaldini ha toccato profondamente il pubblico, mentre l’inaugurazione dell’opera artistica “ESSE” di F. Sucameli ha dato forma al dolore e alla speranza di rinascita.
La Dance Works di Carla Favara ha poi incantato i presenti con la performance di danza contemporanea “Qualche piccolo colpo di pugnale”.
Sul palco, le scuole hanno presentato i loro elaborati: canzoni, monologhi, dipinti e cartelloni, simboli di una lotta comune. Anche noi della redazione di Thunder… La Nostra Voce eravamo presenti per documentare e raccogliere testimonianze significative.
Abbiamo avuto l’onore di intervistare l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Isidonia Giacalone, che ci ha raccontato delle iniziative intraprese dal Comune:
Quest’anno abbiamo deciso di partecipare attivamente, invitando tutte le istituzioni scolastiche e le associazioni per promuovere la sensibilizzazione. Vogliamo costruire una cultura del rispetto e della cura, partendo dai giovani.
L’assessore ha anche condiviso un messaggio profondo rivolto agli studenti:
Ciò che costruite oggi, riecheggia nell’eternità. Avete il compito di combattere la violenza con gentilezza e rispetto, piantando un seme di speranza per una nuova società.
Significativa anche l’intervista alla professoressa Paola Scontrino, presidente della FIDAPA, che ha sottolineato il ruolo cruciale dell’educazione e della famiglia:
Dobbiamo educare i bambini all’affettività e al rispetto, partendo dall’esempio in famiglia. Un bambino cresciuto nell’amore e nella gentilezza sarà un adulto rispettoso e consapevole. È una battaglia culturale che dobbiamo affrontare insieme, come abbiamo fatto oggi, facendo squadra.
Il corteo ha urlato, letteralmente, la propria denuncia contro la violenza di genere. La scelta di sostituire il tradizionale minuto di silenzio con un “minuto di rumore” è stata un gesto potente, volto a scuotere le coscienze.
non possiamo più rimanere in silenzio. Dobbiamo urlare contro l’indifferenza e la violenza,
ha dichiarato la professoressa Scontrino.
Questa giornata è stata un esempio concreto di come comunità, istituzioni e scuole possano lavorare insieme per affrontare un problema che è, come ha detto la professoressa Scontrino, non più una “piaga”, ma una “emergenza sociale e culturale”.
Come studenti, abbiamo una responsabilità importante: quella di costruire una società fondata sul rispetto reciproco, sull’uguaglianza e sulla gentilezza. Solo così possiamo sperare di estirpare alla radice ogni forma di violenza.
Sta a noi scegliere di essere la generazione del cambiamento. Come ha detto l’assessore Giacalone:
Se c’è un modo per prevedere il futuro, questo appartiene alla vostra capacità di disegnarlo adesso.
E noi accettiamo questa sfida.
Le interviste di Thunder
Lettera Aperta
Cari ragazzi, care ragazze,
Avete una responsabilità maggiore rispetto a quella che il vostro ruolo di studenti non vi abbia già dato.
Avete la responsabilità di ciò che dovrà essere grazie a voi e per voi il tetto sotto il quale riparare da ogni intemperie ciò che piano piano avrete costruito con le vostre mani, con la vostra istruzione, con il vostro sapere e soprattutto con il vostro esempio.
Ciò che costruite oggi, riecheggia nell’eternità.
Avete di fronte una realtà che non può rimanere a guardare che la violenza, fisica o verbale che sia, proliferi con la compiacenza di chi si volta dall’altra parte, o scegliere senza se e senza ma di stare dall’unica parte possibile, quella giusta.
Quella che difende i più deboli, quella che combatte le smanie liberticide di chi pensa di potere fare ciò che vuole a scapito di chiunque altro, con la dimostrazione che la libertà è tale quando inizia e finisce nel rispetto e nella difesa della libertà della persona che sta subito al nostro fianco.
La parte di chi come voi ha tutta la freschezza di piantare un nuovo seme tra i giardini dell’avvenire. Un seme che germoglia solo se l’appartenenza al sentire comune realizzata tra di voi, una comunità di intenti, una comunità di linguaggi è proprio per questo, una vera e propria comunità di destino.
Ci tengo particolarmente ad affidarvi l’onore e l’onere di aiutarci e aiutarvi a combattere con la gentilezza e il rispetto ogni possibile comportamento deviante, ciò che è, a vostro sensibilissimo avviso, infinitamente lontano dalle intenzioni di chi come voi vive la scuola e le istituzioni con profondo senso di responsabilità e orgoglio di ciò che rappresentate come alunno e come giovane cittadino.
Non permettete che la violenza possa serpeggiare tra i vostri banchi, tra le vostre amicizie e in nessun luogo dove promuovete la gioia e l’educazione civica.
Lasciate che la speranza sia la malta con la quale si terrà in piedi tutto ciò che costruirete a favore della società di oggi e di quella che tra qualche anno guiderete come nuova classe dirigente. Se c’è un modo per prevedere il futuro, questo appartiene alla vostra capacità di disegnarlo adesso. A voi che siete i Gabbiani della Libertà e della Vita consegno il testimone per una nuova umanità che sia il tetto sicuro di una nuova società!
Grazie,
Isidonia Giacalone
Galleria Fotografica
Credits
Interviste di Eros Parlante e Ahmed Boulabiar
Fotografia: Alessio e Vito Luppino
Tecnico video e audio: Alessio Tosto