Il 27 gennaio è una data che risuona con profonda importanza in tutto il mondo: è la Giornata della Memoria, un momento in cui riflettiamo sulle atrocità commesse durante l’Olocausto e ci impegniamo a non dimenticare mai le vittime, così come a combattere il pregiudizio e l’odio in tutte le sue forme. Quest’anno, a Mazara del Vallo, la commemorazione assume un significato particolarmente tangibile, poiché la città si immerge nelle sue stesse radici storiche, attraversando i luoghi che testimoniano la convivenza ebraica, cristiana e islamica che ha caratterizzato il tessuto sociale di Mazara nel corso dei secoli.
Una tappa fondamentale di questa commemorazione è rappresentata dalla visita al Piano Grande della Giudecca, conosciuto anche come Chianu ranni di la Jureca, oggi noto come Piazza San Michele. Questo spazio racconta una storia di coesistenza e diversità, un luogo dove le tre grandi religioni abramitiche – il Cristianesimo, l’Islam e l’Ebraismo – hanno trovato casa e si sono intrecciate in un tessuto culturale unico. Attraversando i suoi spazi, percorsi e vicoli, ci si immerge nella Città nella Città, un microcosmo di Mazara che riflette la ricchezza e la complessità della sua storia.
Il quartiere Ebraico, conosciuto come la Giudecca, è un tesoro di testimonianze storiche e culturali. Ogni vicolo, ogni pietra racconta storie di comunità che hanno vissuto fianco a fianco, condividendo tradizioni, pratiche spirituali e momenti di vita quotidiana. È un viaggio nel tempo che ci permette di comprendere l’importanza della convivenza pacifica e del rispetto reciproco, valori che oggi più che mai sono fondamentali per costruire una società inclusiva e tollerante.
Questa Giornata della Memoria a Mazara del Vallo è un’occasione non solo per onorare le vittime dell’Olocausto, ma anche per celebrare la ricchezza della diversità e per impegnarci a preservare la memoria storica dei luoghi che testimoniano la convivenza tra culture e religioni diverse. È un invito a guardare al passato non solo con rimpianto, ma anche con gratitudine per le lezioni che possiamo imparare e con speranza per un futuro in cui la pace e l’armonia possano trionfare su divisioni e conflitti.