Il 20 dicembre 2024, l’Istituto Ruggero d’Altavilla ha celebrato la sua tradizionale assemblea natalizia. Una giornata che, tra spettacoli e discussioni, non si è fatta mancare qualche colpo di scena.
Partiamo con un piccolo retroscena: l’assemblea avrebbe dovuto svolgersi al Cinema Teatro Rivoli, una location che avrebbe regalato una cornice più elegante (e calda) alla giornata. Ma, a causa dell’alto numero di studenti iscritti, non è stato possibile garantire lo spazio necessario. La soluzione? Usare il fidato, ma glaciale, padiglione 3. E così, tra soffi nei guanti e applausi che risuonavano nel gelo, gli studenti hanno affrontato con impassibile spirito natalizio una mattinata comunque movimentata.
La notizia del passaggio al Cinema Teatro Rivoli per le future assemblee è stata accolta con entusiasmo… ma con un chiarimento: non ci sarà spazio per tutti. Per ovviare al sovraffollamento, alcune classi non potranno partecipare, un taglio che ha fatto aumentare la percentuale di adesione richiesta, dal 75% all’80%. In pratica, meno studenti ma più selezionati. Un compromesso necessario, certo, ma che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno.
Dopo aver digerito questa notizia, i rappresentanti d’istituto ci hanno aggiornato sull’iniziativa Ecosum, lanciata durante l’assemblea precedente. Il progetto, che mira a sensibilizzare gli studenti sull’uso sostenibile delle risorse, ha ottenuto risultati incoraggianti. I rappresentanti infatti, ci hanno comunicato di essere, sia loro che ecosum, molto soddisfatti delle adesioni, anche se qualche altra adesione avrebbe fatto più piacere. Un piccolo traguardo green per il Ruggero d’Altavilla, che si conferma una scuola attenta al futuro (nonostante il freddo del presente).
Tra gli aggiornamenti “seri” e le inevitabili battute sul gelo, non sono mancati i momenti di spettacolo. Il balletto della 5ªD su Last Christmas ha riscaldato l’atmosfera più del riscaldamento spento, mentre Maria Stella Messina ha conquistato tutti con le sue esibizioni, da O forse sei tu a Buon Natale anche a te. E poi, la poesia di Alice Giacalone, Un Natale in allegria, ha riportato un po’ di magia tra le mura del padiglione.
Nonostante qualche difficoltà tecnica, tra microfoni gracchianti e una pessima acustica, che ha trasformato alcuni interventi in enigmi, gli studenti hanno mostrato grande partecipazione. O meglio, fino al quarto turno, dove il caos ha preso il sopravvento e ha costretto il Presidente e i rappresentanti a chiudere tutto prima del previsto.
Morale della storia? Anche tra imprevisti, freddo e tagli di classi, questa assemblea ha saputo regalare momenti memorabili.
E con l’arrivo delle vacanze, ci lasciamo con una speranza per il futuro: assemblee più calde, microfoni più funzionanti e, magari, un po’ meno caos.
I rappresentanti concludono l’assemblea con un caloroso augurio di Buone feste Natalizie e felice Anno Nuovo.
Natale tra le righe
di Alice Giacalone
Natale non è il suono di campane né il profumo di pini.
È un banco condiviso, un libro passato,
un gesto leggero che resta incollato.
Natale, non ha bisogno di alberi o fiocchi,
ma di mani che costruiscono ponti tra i blocchi.
Di una scuola che insegna non solo a sapere,
ma a sentire, vivere, a credere, a volere.
Così, in questa assemblea che ci trova vicini,
possiamo sognare un domani meno lontani.
Perché Natale, alla fine, non è un giorno segnato,
ma un frammento di luce che ognuno ha portato.