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Siamo onorate di aver partecipato all’incontro dedicato alle donne, alla loro ricerca di libertà, di indipendenza economica, promosso dalla FIDAPA e dall’Associazione Palma Vitae in apertura delle celebrazioni per la giornata internazionale della donna, che ricorre l’8 marzo.

Complimenti all’attrice Eleonora Bongiorno per la simpatica e interessante performance che ha permesso di aprire questo incontro in allegria, celebrando le donne che hanno cambiato e sconvolto il mondo con un simpaticissimo monologo di Teresa Mannino.

Abbiamo capito oggi che bisogna poter parlare di violenza economica perché è un tema di cui si parla forse troppo poco.

Bisogna poterne oggi discutere convinti più che mai che la violenza non ha confini e la comunicazione può abbatterli

così ha affermato la presidente Prof.ssa Paola Scontrino, presidente della Fidapa, sezione di Mazara del Vallo.

Ancora una volta, a distanza di pochi mesi, con il vivo ricordo di un corteo solidale di grande rilevanza partecipativa ed emotiva, la Fidapa ritorna a trattare il tema del rispetto per le donne, partendo da una performance piuttosto celebrativa della donna, quella donna che in tempi lontani e non favorevoli , è stata capace di produrre invenzioni apparentemente strane ma utilissime al vivere meglio. 

Per noi della Fidapa, i riflettori saranno sempre accesi sulle donne, si parla tanto di violenza e si intende quella fisica, quella verbale e psicologica, ma meno si parla di quella economica, un vero e proprio abuso meno evidente ma altrettanto devastante, impedisce alle vittime di avere una autonomia finanziaria, creando un circolo di dipendenze e vulnerabilità. (prof.ssa Paola Scontrino, presidente della FIDAPA)

Bisogna lanciare messaggi alle donne, parlare di una forma di violenza che toglie la loro libertà, perché troppe volte si sente dire

ha deciso tutto lui perché i soldi erano suoi.

Questa è una forma di possesso, perché potere esercitare sulle donne forme di controllo per l’uso e la gestione del denaro e dei beni materiali, significa poterne controllare la vita.

Sicuramente questo tipo di controllo, di violenza molto sottile rispetto a quella fisica o verbale, subdola e meno nota e meno riconoscibile, è da considerare un sintomo prodromico, un campanello d’allarme da tenere particolarmente in considerazione. Dati importanti ma inquietanti ci dicono che :

  • il 49% delle donne almeno una volta ha subito violenza economica
  • il 67% avviene fra donne separate o divorziate
  • il 37% delle donne che non hanno un conto corrente la subiscono
  • il 17% delle donne under 30 a cui il partner ha negato di lavorare
  • 19% delle donne over 50 a cui il partner ha negato di lavorare

Tutto ciò è stato ampiamente analizzato dalle relatrici presenti.

La Fidapa, sensibile da sempre al tema violenza sulle donne, è consapevole di quanto sia importante fare squadra per condividere strategie, metodologie di intervento, azioni di sostegno, con esperti appartenenti a vari ambiti di intervento. Oggi sono infatti protagonisti dell’incontro la dottoressa Giusy Agueli, psicologa, Angelica Aiello, consulente finanziario, Marilena Messina, avvocata del foro di Marsala. Ognuna di loro ha dato il suo contributo sul significato di violenza economica, sulle sue forme di riconoscimento, sulle strategie da mettere in campo da tre punti di vista, psicologico, economico, legale.

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La donna che vuole uscire da questa ansia finanziaria, che vuole ribellarsi a tale abuso, per conoscere gli strumenti necessari, è a loro che deve rivolgersi per una prospettiva futura di libertà . 

Purtroppo l’educazione finanziaria, che recentemente il governo ha inserito nelle scuole, non è conosciuta bene dalle donne.

Le donne della Fidapa, da sempre volte alla promozione del benessere della persona sotto il profilo educativo culturale e professionale, si dichiarano decisamente convinte che l’autonomia si può ricostruire con ciò che da alla persona, in questo caso alla donna, dignità, ossia lavoro.

Come può una donna che non è indipendente economicamente pensare di emanciparsi dal partner violento ?

Complimenti al e relatrici per la loro chiarezza espressiva con cui hanno trattato i contenuti. Hanno permesso a tutti i presenti di lanciare un messaggio di presa di coscienza affinché l’indipendenza economica sia raggiunta da chi subisce questa tipo di violenza e possa rappresentare uno strumento di libertà.

Sono stati sicuramente fornite importanti indicazioni per ricostruire l’autonomia, l’autostima e quindi la dignità della persona, perché più consapevolezza finanziaria meno violenza economia.

Noi, dal canto nostro, siamo orgogliose di aver partecipato, di aver cantato e danzato in questa serata che ci ha rese più consapevoli di ciò che siamo e meritiamo.

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LIBERATEVI dalle catene, siate voi stesse!

 

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