Il 15 marzo 1952 debutta a Broadway il musical “My Fair Lady”, un evento significativo nella storia del teatro musicale.

Con la musica di Frederick Loewe e i testi di Alan Jay Lerner, lo spettacolo è basato sulla commedia di George Bernard Shaw del 1913, “Pygmalion”.

Il musical racconta la storia di Eliza Doolittle, una venditrice di fiori del Covent Garden con un forte accento cockney, che viene trasformata in una signora dell’alta società grazie alle lezioni di linguaggio del professore di fonetica Henry Higgins.

Ah, la pronuncia inglese britannica, una commedia di stranezze linguistiche! Perché, dovete sapere che la pronuncia inglese britannica è nota per le sue varietà, con una vasta gamma di accenti che vanno dal “posh” della received pronunciation (RP) al “cockney”.

Ah, le deliziose divergenze di pronuncia tra il “posh” e il “cockney”! È come un gioco di ruolo in cui ognuno cerca di mettere in scena il proprio spettacolo vocale. C’è chi suona come se avesse mangiato un libro di poesie al mattino e chi sembra avere un pappagallo come insegnante di fonetica. C’è chi si sforza di pronunciare “butter” senza far sembrare di starnutire e chi crea un’orchestra di espressioni vocali che è tanto buffa quanto affascinante.

Nel “posh”, le vocali sono allungate come un tè pomeridiano, con la “a” di “bath” che diventa “baaath” e la “o” di “go” che diventa “gooo”. È come se le parole avessero riservato un tavolo al Ritz!

Ma scendendo nella cucina del “cockney”, la pronuncia diventa una danza vivace. Qui, le “h” sparite e le consonanti finali dimenticate danno vita a un balletto di sillabe tagliate. “Have” diventa “av”, “water” diventa “wa’er”, e “mother” diventa “muvva”. È come un’orchestra di parole che improvvisa jazz nella East End di Londra.

In sintesi, mentre il “posh” si destreggia tra le righe del linguaggio aristocratico, il “cockney” balla tra le bancarelle del mercato locale. Due mondi linguistici diversi, entrambi altrettanto affascinanti e pieni di carattere! In fondo, nella commedia della vita, la pronuncia è la battuta che fa ridere la platea sociale.

Ma nonostante questa divertente cacofonia di suoni, c’è un’importante lezione da imparare: la corretta pronuncia è il biglietto d’ingresso per il circolo esclusivo dell’upper class.

Come scrisse George Bernard Show nel suo Pygmalion:

It is impossible for an Englishman to open his mouth without making some other Englishman hate or despise him (È impossibile per un inglese aprire la bocca senza farsi odiare o disprezzare da un altro inglese.)

Ecco perché entra in gioco il fascino e l’eleganza del professor Higgins.

(ricordate che potete attivare i sottotitoli se preferite)

Attraverso la padronanza della pronuncia corretta, Eliza guadagna l’accesso a un nuovo mondo di opportunità e status sociale. La frase stessa, con il suo umorismo e la sua musicalità, è diventata un’icona della cultura popolare, spesso citata e parodiata nel corso degli anni.

Ora, ragazzi, ripensate a questa famosa frase:

The rain in Spain stays mainly in the plain

Provate a dirlo velocemente dieci volte senza inciampare! Ci siete riusciti? Sì, sappiamo che può sembrare un po’ impegnativo all’inizio!

“My Fair Lady” ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e il suo successo a Broadway ha portato a numerose produzioni in tutto il mondo, adattamenti cinematografici e revival teatrali. È considerato uno dei musical più grandi e influenti di tutti i tempi, e il suo debutto a Broadway il 15 marzo è rimasto un momento fondamentale nella storia del teatro musicale.

Di Elena Alcamesi

Instancabile editore responsabile del giornalino Thunder, la prof. Elena Alcamesi è un mix esplosivo di creatività incontenibile e "tu fai questo tu fai quest'altro tu sbrigati com'è finita?". Famosa per le sue idee bizzarre e perennemente innovative, spunta ogni giorno con qualcosa di nuovo e stravagante da fare per il giornalino. Schiavista implacabile, la prof. non conosce orari, e chi lavora per il Thunder lo fa a suo rischio e pericolo.

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