Dopo il successo di Cherofobia nel 2018, Martina Attili ha scelto di affrontare un tema ancora più profondo e complesso con il suo nuovo brano, Adamo e Eva.

Non nego che, quando l’ho ascoltata per la prima volta, sono rimasto spiazzato: non è una canzone “leggera” o che si dimentica facilmente. Racconta una storia terribile, ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto, dove una bambina di soli 10 anni, vittima di violenza, si è trovata a vivere una tragedia doppia: la sua esperienza traumatica e la mancanza di supporto di un sistema legale che le negava i diritti fondamentali.

Come studente, mi ha colpito il modo in cui Martina è riuscita a raccontare tutto questo con delicatezza ma senza nascondere la realtà. Il brano ti costringe a fermarti e a riflettere, soprattutto perché parla di un problema che, per quanto lontano geograficamente, potrebbe toccarci da vicino. Martina stessa ha detto che il suo scopo era “raccontare senza spettacolarizzare”, e penso che ci sia riuscita.

La canzone ha scatenato molte discussioni. Tra i miei coetanei c’è chi l’ha trovata potente e necessaria e chi invece pensa che temi così complessi siano difficili da affrontare in una canzone. Personalmente, credo che sia proprio questo il punto: non possiamo più far finta che certe cose non accadano. Un mio amico ha detto: “Martina ha avuto il coraggio che molti di noi non avrebbero avuto”. Ed è vero. Ci vuole forza per trasformare il dolore in arte.

La storia che ha ispirato Adamo e Eva è terribile: una bambina costretta a viaggiare per interrompere una gravidanza dovuta a una violenza, in un contesto in cui i diritti delle donne erano stati drasticamente ridotti. Pensare che questo sia successo nel 2022 e non cento anni fa è inquietante. Martina ha voluto ricordarci quanto sia importante non abbassare la guardia sui diritti umani.

Questo brano non è solo una canzone da ascoltare; è un messaggio, un invito a non rimanere indifferenti. Mi ha fatto riflettere su quanto la musica possa essere uno strumento per sensibilizzare, per dire: “Queste cose accadono davvero, e non possiamo far finta di nulla”. Spero che molti altri la ascoltino e capiscano quanto sia importante continuare a lottare per un mondo più giusto.

Di Eros Parlante

Eros "La Penna Instancabile". Eros Parlante non ha mai visto un foglio bianco che non volesse subito riempire di parole. Quando non scrive articoli, probabilmente sta cercando ispirazione nelle serie TV o leggendo un libro che finirà in un giorno. Il suo motto? "Il caffè non è mai troppo! Si è meritato il titolo di senior a pochi mesi dall’inizio per il suo spirito di iniziativa e creatività. Gestisce i contenuti complessi, scrive articoli approfonditi, inchieste e analisi, con un'attenzione particolare alla qualità e all'accuratezza. Fornisce consigli editoriali al team, in particolare su temi complessi o delicati. Si occupa della pubblicazione degli articoli on line dopo la supervisione dell’editore. Insomma… fa un sacco di cose!!!

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