Nel 2015, i leader mondiali si sono riuniti e hanno deciso di fare una promessa grande come il mondo: adottare l’Agenda 2030, un piano per migliorare tutto, dal cambiamento climatico alla povertà. Ma, a quasi dieci anni di distanza, la domanda è: Cosa abbiamo davvero fatto? Beh, a quanto pare, non proprio tutto… ma almeno ci stiamo provando, giusto?

L’Agenda 2030 è un po’ come una lista di buoni propositi di Capodanno, ma a livello globale. Con 17 obiettivi da raggiungere, è il tipo di impegno che, se riuscissimo a portare a termine, ci farebbe probabilmente vincere un Nobel… se non altro per la pazienza. In teoria, dovrebbe migliorare il nostro mondo, ma purtroppo non possiamo aspettarci che la povertà scompaia come la neve al sole con un colpo di bacchetta magica.

Ecco la verità: siamo nel 2024, e se il progresso fosse una maratona, saremmo ancora all’inizio, con qualche sosta per uno spuntino. Alcuni paesi stanno investendo in energie rinnovabili, ma, se parliamo di cambiamento climatico, il pianeta continua a scaldarsi come una pizza troppo cotta. La povertà? Beh, la stanno combattendo, ma non è che possiamo dire di averla “annientata” in una settimana. Ban Ki-moon, ex segretario delle Nazioni Unite, lo aveva detto bene: “L’Agenda 2030 è una corsa lunga, ma se non iniziamo ora, quando?”. Già, se non altro, ci stiamo provando.

Anche se i risultati non sono da applausi, l’Agenda 2030 ha fatto una cosa che possiamo considerare un successo: ha messo tutti a parlare di sostenibilità. È come quando il professore ti chiede di fare un tema, e tu almeno provi a scrivere qualcosa, anche se alla fine il risultato è un po’… “così così”. Come dice Greta Thunberg, “Sono stanchi di sentire solo parole, voglio azioni!”. E ci sta, davvero. Però, a quanto pare, non basta dire “basta plastica!” e aspettarsi che tutto cambi. Se fosse così facile, saremmo tutti già a bordo di un’auto elettrica con tanto di pannelli solari sul tetto.

Siamo i protagonisti di questa rivoluzione, ma ammettiamolo: quante volte abbiamo preso la macchina per andare a scuola quando potevamo camminare? E quante volte abbiamo comprato una bottiglietta d’acqua di plastica, giustificandoci con un “tanto è solo una”? Insomma, ogni tanto è facile dimenticarsi che anche le nostre azioni fanno la differenza. Però, come ci ricorda Alexia, una giovane attivista, “Ogni piccolo gesto conta”. È vero, ma spero che questi “piccoli gesti” non includano altre 50 bottiglie di plastica per ogni picnic estivo.

LL’Agenda 2030 è una sfida enorme, ma non è che possiamo dire “ci proverò un’altra volta” come quando lasciamo il compito per l’ultimo giorno. Ogni passo, anche il più piccolo, è importante. Come dicono, “Da piccoli passi si fanno grandi cambiamenti”. Però, nel frattempo, cerchiamo di non lasciare che la plastica invada ancora una volta la nostra vita, magari iniziamo a portare una borraccia, tanto per cominciare. E chissà, magari nel 2030, invece di parlare di promesse non mantenute, parleremo di traguardi raggiunti.

Di Eros Parlante

Eros "La Penna Instancabile". Eros Parlante non ha mai visto un foglio bianco che non volesse subito riempire di parole. Quando non scrive articoli, probabilmente sta cercando ispirazione nelle serie TV o leggendo un libro che finirà in un giorno. Il suo motto? "Il caffè non è mai troppo! Si è meritato il titolo di senior a pochi mesi dall’inizio per il suo spirito di iniziativa e creatività. Gestisce i contenuti complessi, scrive articoli approfonditi, inchieste e analisi, con un'attenzione particolare alla qualità e all'accuratezza. Fornisce consigli editoriali al team, in particolare su temi complessi o delicati. Si occupa della pubblicazione degli articoli on line dopo la supervisione dell’editore. Insomma… fa un sacco di cose!!!