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Il 27 gennaio è una data che risuona con profonda importanza in tutto il mondo: è la Giornata della Memoria, un momento in cui riflettiamo sulle atrocità commesse durante l’Olocausto e ci impegniamo a non dimenticare mai le vittime, così come a combattere il pregiudizio e l’odio in tutte le sue forme. Quest’anno, a Mazara del Vallo, la commemorazione assume un significato particolarmente tangibile, poiché la città si immerge nelle sue stesse radici storiche, attraversando i luoghi che testimoniano la convivenza ebraica, cristiana e islamica che ha caratterizzato il tessuto sociale di Mazara nel corso dei secoli.

Una tappa fondamentale di questa commemorazione è rappresentata dalla visita al Piano Grande della Giudecca, conosciuto anche come Chianu ranni di la Jureca, oggi noto come Piazza San Michele. Questo spazio racconta una storia di coesistenza e diversità, un luogo dove le tre grandi religioni abramitiche – il Cristianesimo, l’Islam e l’Ebraismo – hanno trovato casa e si sono intrecciate in un tessuto culturale unico. Attraversando i suoi spazi, percorsi e vicoli, ci si immerge nella Città nella Città, un microcosmo di Mazara che riflette la ricchezza e la complessità della sua storia.

Il quartiere Ebraico, conosciuto come la Giudecca, è un tesoro di testimonianze storiche e culturali. Ogni vicolo, ogni pietra racconta storie di comunità che hanno vissuto fianco a fianco, condividendo tradizioni, pratiche spirituali e momenti di vita quotidiana. È un viaggio nel tempo che ci permette di comprendere l’importanza della convivenza pacifica e del rispetto reciproco, valori che oggi più che mai sono fondamentali per costruire una società inclusiva e tollerante.

Questa Giornata della Memoria a Mazara del Vallo è un’occasione non solo per onorare le vittime dell’Olocausto, ma anche per celebrare la ricchezza della diversità e per impegnarci a preservare la memoria storica dei luoghi che testimoniano la convivenza tra culture e religioni diverse. È un invito a guardare al passato non solo con rimpianto, ma anche con gratitudine per le lezioni che possiamo imparare e con speranza per un futuro in cui la pace e l’armonia possano trionfare su divisioni e conflitti.

Di arch. Antonio Sferlazzo

Antonio Sferlazzo, presidente del Consiglio d'Istituto del "Ruggiero D'Altavilla" e consigliere dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, è un architetto appassionato delle bellezze paesaggistiche e architettoniche del territorio locale. Dotato di una profonda sensibilità estetica, riesce a trasmettere la voglia di riscoprire e apprezzare non solo la bellezza dei paesaggi naturali che ci circondano, ma anche l'armonia e l'importanza storico-culturale delle opere architettoniche presenti nel nostro territorio. L'idea di coinvolgerlo nella cura di una rubrica dedicata alla bellezza nasce dalla sua attività su Facebook, dove condivide regolarmente foto di paesaggi mozzafiato e luoghi di interesse che catturano l'attenzione e l'immaginazione. Le sue immagini sono un'ispirazione costante e un promemoria del ricco patrimonio naturale e culturale della Sicilia. Con la sua passione, conoscenza e capacità comunicative, Antonio Sferlazzo coinvolgerà e ispirerà i lettori a esplorare e preservare le meraviglie del territorio.

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