Questo articolo vuole parlare di due studenti-atleti della nostra scuola, mettendo in luce il loro impegno nel bilanciare studio e sport. Parliamo delle sfide, dei successi e dei sacrifici che affrontano per eccellere sia in aula che nelle competizioni sportive. Tra allenamenti, gare, e compiti a casa, questi giovani atleti dimostrano quanto siano importanti la determinazione e la capacità di gestione del tempo.

Lo studente ha bisogno di un equilibrio particolare tra le esigenze scolastiche e quelle sportive, poiché deve gestire allenamenti, gare e spesso trasferte senza compromettere il rendimento accademico. Per aiutare gli studenti atleti a mantenere questo equilibrio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha istituito un programma che si chiama “Studente Atleta di alto livello”, che consente agli studenti atleti di avere dei tutor dedicati e flessibilità nelle scadenze scolastiche.

“Il programma crea le condizioni per superare le criticità che nascono durante il percorso scolastico degli studenti-atleti, soprattutto le difficoltà nella regolare frequenza delle lezioni. L’obiettivo è dare sostegno e supporto alle scuole per promuovere concretamente il diritto allo studio e il successo formativo anche di questi studenti”.

Essere uno studente-atleta richiede non solo abilità e talento nello sport, ma anche una forte capacità organizzativa, disciplina e resilienza.

Con la seguente intervista vogliamo ringraziare i ragazzi che si sono fatti intervistare: Leonard Mazarino della 5H e Marisol Bosa della 1A.

Ciao ragazzi-atleti vi potete presentare?

Leonard: Mi chiamo Leonard Mazarino ho 17 anni e pratico Taekwondo.

Marisol: Mi chiamo Marisol Bosa ho 14 anni e gioco a calcio femminile.

Da quanto tempo praticate il vostro sport?

Leonard: Da circa 2 anni e mezzo.

Marisol: Già da piccola giocavo insieme ai miei cugini e in seguito ho scelto di iniziare una scuola calcio a Mazara per poi proseguire a Marsala e adesso a Palermo.

Qual è stato il tuo più grande successo raggiunto da atleta?

Leonard: La vittoria del campionato italiano e l’ammissione nella squadra regionale.

Marisol: Penso che il mio più grande successo sia stato il miglioramento continuo e la crescita che ho ottenuto come atleta.

Com’è praticare il vostro sport?

Leonard: Praticare Taekwondo richiede grande impegno e costanza. I progressi arrivano con il tempo e ogni cintura guadagnata è il risultato di tante ore di lavoro e allenamento. Ogni giorno mi sforzo di migliorare un aspetto, anche solo di un piccolo dettaglio tecnico.

Marisol: Praticare il calcio femminile è una grande opportunità ci alleniamo regolarmente 3 volte a settimana per 2 ore e fatichiamo molto anche essendo una società femminile.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri come atleta?

Leonard: Il mio obiettivo principale è superare i miei limiti e non smettere mai di migliorare. Ogni allenamento è un’opportunità per diventare una versione migliore di me stesso, e questa è la mentalità che voglio portare avanti nel mio percorso da atleta.

Marisol: I miei obiettivi sono quelli di continuare a giocare sperando di continuare in questa società e di raggiungere livelli molto alti rispetto a quelli che facendo per ora.

Ci sono mai stati momenti in cui hai dubitato di abbandonare lo sport per continuare gli studi?

Marisol: No perché lo sport che pratico mi piace molto e non riuscirei ad abbandonarlo; fermandomi anche solo per un giorno.

Leonard: No, non ho mai davvero pensato di abbandonare lo sport per concentrarmi solo sugli studi. Anche se a volte è stato difficile conciliare i due impegni, ho sempre creduto che lo sport sia una parte fondamentale della mia vita. Mi ha insegnato disciplina, determinazione e gestione del tempo, qualità che considero preziose anche per il mio percorso scolastico.                                                                                                                  

Cosa hai imparato dalle sconfitte/delusioni in campo sportivo?

Leonard: Le sconfitte mi hanno insegnato la resilienza, a non scoraggiarmi e a trovare sempre la forza di rialzarmi. Nel Taekwondo, come nella vita, ogni caduta è un’opportunità per imparare e tornare più forte di prima.

Marisol: non bisogna arrendersi alla prima difficoltà e le sconfitte servono per migliorare e rendere il gioco ancora più bello.

Cosa consiglieresti ad un giovane che vorrebbe diventare uno studente-atleta?

Leonard: Essere uno studente atleta significa fare dei sacrifici. Dovrai rinunciare a qualche momento di svago per allenarti e studiare. Ma se sei determinato e ami quello che fai, questi sacrifici diventeranno un investimento per il tuo futuro.

Marisol: Scegliere lo sport che preferisce praticare e che ritiene adeguato a se stesso/a, di farlo con passione e non per obbligo, impegnandosi sempre e dando tutto.

Com’è essere un’atleta e uno studente allo stesso tempo?

Leonard: è complicato però l’importante è saper conciliare il tutto e sapersi organizzare bene; anche grazie al progetto studente-atleta è più semplice organizzarsi con le interrogazioni e gli allenamenti.

Marisol: è difficile organizzarsi con la scuola, lo sport e tutto; però grazie alla collaborazione dei professori con le interrogazioni, i compiti e diventa tutto più semplice.

Per diventare uno studente-atleta nel Taekwondo o nel calcio femminile, è fondamentale trovare un equilibrio tra sport e studio, impegnarsi con disciplina e perseveranza e sviluppare una forte resilienza. Entrambi gli sport insegnano l’importanza della concentrazione mentale e della gestione dello stress, elementi essenziali per avere successo sia nelle competizioni che negli studi. L’impegno costante, l’autocritica costruttiva e il supporto da parte di allenatori e insegnanti sono altrettanto cruciali per il percorso di crescita di ogni giovane atleta.

Per il futuro, l’istituto mira a potenziare il supporto agli studenti-atleti, aumentando la collaborazione con associazioni sportive locali, per garantire che gli studenti possano eccellere in entrambi gli ambiti.

Grazie alla collaborazione della redazione di Thunder …la nostra voce Alessio Luppino, Pietro Leggio, Salvatore Beltrallo, Calogero DiPietra alunni (4B) e alla professoressa Elena Alcamesi.

Tra le pagine dei libri e il battito di un cuore giovane, il talento trova la sua voce, pronta a risuonare nel mondo!

 

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