In una grande città metropolitana, viveva un ragazzo timido ma generoso, di circa 20 anni, il suo nome era Luca. Era appassionato di tecnologia e informatica e il suo sogno più grande era quello di creare un’app rivoluzionaria, ma non aveva abbastanza fiducia in sé stesso per farlo, infatti nonostante i diversi progetti per l’applicazione, nessuno gli sembrava adatto.
Un giorno, mentre passeggiava per le vie del suo quartiere, un’anziana signora dall’aria misteriosa e intrigante gli volle donare un vecchio cellulare: “Questo telefono ti aiuterà a realizzare i tuoi sogni”, disse con un sorriso enigmatico.
Luca incuriosito dalle parole dell’anziana, lo prese e un po’confuso lo accese e subito dopo sullo schermo comparve una scritta: ”Fai una domanda e avrai la risposta”. Incredulo e sbalordito, Luca iniziò ad usare il telefono per risolvere problemi e chiarire dubbi, infatti ogni volta che Luca si trovava in difficoltà usava il cellulare e esso gli suggeriva la soluzione migliore.
Essendo in possesso di questo oggetto fuori dal normale si sentì finalmente sicuro di sè e riuscì a perfezionare la sua app e la presentò ad un importante azienda tecnologica, che subito lanciò la straordinaria applicazione e fece tantissimo successo.
Non tutti però, erano felici di questo, infatti c’era chi come Marco, un suo compagno di università, era invidioso del successo ottenuto da Luca e dopo aver scoperto il segreto del telefono, lo rubò. Luca si sentì perso e spaesato senza il suo aiuto magico, tuttavia, proprio in quel momento, l’anziana signora ricomparve: “Il vero potere non è nel telefono, ma dentro di te”, gli disse.
Luca decise di affrontare Marco senza timore e partecipò contro di lui ad una importante gara di innovazione tecnologica e senza l’aiuto del cellulare, vinse il primo premio, Marco, invece, scoprì che il telefono non funzionava senza Luca: il vero potere era sempre stato, in realtà, la sua intelligenza e determinazione.
Alla fine, Luca fondo la sua startup e capì che non aveva bisogno di magia per avere successo, ma solo di credere in sé stesso. E fu così che visse felice e contento, ma soprattutto realizzato.