Cari ragazzi, care ragazze,

Avete una responsabilità maggiore rispetto a quella che il vostro ruolo di studenti non vi abbia già dato.

Avete la responsabilità di ciò che dovrà essere grazie a voi e per voi il tetto sotto il quale riparare da ogni intemperie ciò che piano piano avrete costruito con le vostre mani, con la vostra istruzione, con il vostro sapere e soprattutto con il vostro esempio.

Ciò che costruite oggi, riecheggia nell’eternità.

Avete di fronte una realtà che non può rimanere a guardare che la violenza, fisica o verbale che sia, proliferi con la compiacenza di chi si volta dall’altra parte, o scegliere senza se e senza ma di stare dall’unica parte possibile, quella giusta.

Quella che difende i più deboli, quella che combatte le smanie liberticide di chi pensa di potere fare ciò che vuole a scapito di chiunque altro, con la dimostrazione che la libertà è tale quando inizia e finisce nel rispetto e nella difesa della libertà della persona che sta subito al nostro fianco.

La parte di chi come voi ha tutta la freschezza di piantare un nuovo seme tra i giardini dell’avvenire. Un seme che germoglia solo se l’appartenenza al sentire comune realizzata tra di voi, una comunità di intenti, una comunità di linguaggi è proprio per questo, una vera e propria comunità di destino.

Ci tengo particolarmente ad affidarvi l’onore e l’onere di aiutarci e aiutarvi a combattere con la gentilezza e il rispetto ogni possibile comportamento deviante, ciò che è, a vostro sensibilissimo avviso, infinitamente lontano dalle intenzioni di chi come voi vive la scuola e le istituzioni con profondo senso di responsabilità e orgoglio di ciò che rappresentate come alunno e come giovane cittadino.

Non permettete che la violenza possa serpeggiare tra i vostri banchi, tra le vostre amicizie e in nessun luogo dove promuovete la gioia e l’educazione civica.

Lasciate che la speranza sia la malta con la quale si terrà in piedi tutto ciò che costruirete a favore della società di oggi e di quella che tra qualche anno guiderete come nuova classe dirigente. Se c’è un modo per prevedere il futuro, questo appartiene alla vostra capacità di disegnarlo adesso. A voi che siete i Gabbiani della Libertà e della Vita consegno il testimone per una nuova umanità che sia il tetto sicuro di una nuova società!

Grazie,


Isidonia Giacalone  

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