L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, che ogni anno ci regala un piccolo ritratto del presente attraverso una parola, ha scelto un termine dal suono semplice, quasi timido: Rispetto. La motivazione? “La sua estrema attualità e rilevanza sociale”. Insomma, una parola che sembra un consiglio, tipo quelli che i nonni ripetono a ogni occasione. Ma a pensarci bene, in un mondo che spesso scivola nella maleducazione cronica, il rispetto è molto più di un semplice consiglio.
Questo termine trova spazio ovunque, dalla scuola ai social, dai bagni pubblici alle riunioni di famiglia. Questo perché non riguarda solo le persone ma anche gli animali, le cose, i ruoli che ognuno di noi ricopre. Serve sempre, ma oggi è più necessario che mai. Diciamocelo, senza rispetto, il mondo sembra un gigantesco episodio di un reality trash.
Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete non vi morderà. Ecco la differenza tra l’uomo ed il cane. (Mark Twain)
Rispetto vuol dire salutare gli adulti con un “buongiorno” o un “grazie” che non costa nulla, ma può cambiare la giornata a chi lo riceve. Vuol dire riconoscere i ruoli, che si tratti di un professore, di un compagno di classe o del bidello che, sì, chiude la palestra prima che tu finisca di giocare, ma che magari ha una vita oltre alla scuola. Rispetto è anche pensare che il gatto del vicino non sia un peluche e che il cane del parco non voglia essere molestato. E, per favore, lasciamo in pace i muri, i banchi e i bagni, non è necessario trasformarli in opere d’arte improvvisate, per questo esistono già le tele.
Un tempo era grande il rispetto per una testa ricoperta di capelli bianchi. (Publio Ovidio Nasone)
Il rispetto non è una cosa straordinaria, è semplicemente fare attenzione al mondo che ci circonda. Immaginare una scuola del futuro costruita su questa parola sembra quasi un miraggio, ma potrebbe funzionare. Una scuola dove nessuno urla per farsi ascoltare, dove i banchi rimangono integri fino alla fine dell’anno, dove non c’è più “io contro di te”, ma “noi insieme”.
Non sarà una parola come quelle che fanno tendenza tra noi giovani, ma pensaci, se iniziamo a prenderla sul serio, il rispetto potrebbe davvero cambiare le cose. E tu? Quanto rispetto metti nelle tue giornate?
Immagine in evidenza generata tramite l’uso dell’Inteligenza Artificiale.