Sommario
Il programma di “Igiene-Anatomia, Fisiologia e Patologia” dell’indirizzo Biotecnologie Sanitarie, prevede al quarto anno lo studio del sistema endocrino.
Il sistema endocrino
Il sistema endocrino, comprende tutte le principali ghiandole del nostro corpo, strutture capaci di secernere specifiche sostanze chimiche dette ormoni che svolgono specifiche funzioni. La nostra attenzione si è rivolta da subito verso una piccola ghiandola endocrina, posta al centro del cervello dal peso di 0,1 g e dal diametro di circa 8 mm, detta epifisi o ghiandola pineale per la sua forma a pigna.
L’epifisi
L’epifisi produce un ormone detto melatonina, che interviene nella regolazione del ciclo sonno-veglia, infatti la sua produzione aumenta nelle ore notturne raggiungendo, nell’uomo, valori massimi tra le 2 e le 4 del mattino, per poi diminuire durante le ore diurne. Le concentrazioni plasmatiche di melatonina durante la notte, infatti, sono da 3 a 10 volte superiori rispetto a quelle registrate nelle ore diurne. La produzione notturna di melatonina varia, però, nell’arco della vita: è massima tra i 6 e i 12 anni, diminuisce durante la pubertà e scompare in tarda età.
Ecco perché i nostri nonni dormono così poco durante la notte.
Come viene secreta la melatonina?
Quando lo stimolo luminoso arriva sulla retina, viene trasmesso un segnale all’epifisi e la sua secrezione viene inibita. Al buio, al contrario, viene stimolato il suo rilascio.
Struttura della melatonina
Dal punto di vista chimico, la melatonina è un’amina (n-acetil-5-idrossitriptamina) derivata dal neurotrasmettitore serotonina e sintetizzata dai pinealociti, le cellule dell’epifisi, a partire dall’aminoacido triptofano.
Funzioni della melatonina
Un aumento della melatonina migliora la qualità del sonno, diminuisce le tensioni e lo stress, induce al rilassamento, attenua i sintomi del jet-lag (disturbo del fuso orario riscontrato spesso nei viaggiatori intercontinentali che accusano per alcuni giorni stanchezza, insonnia e scarsa concentrazione) e stimola il sistema immunitario, aumentando l’azione citotossica delle cellule nk (cellule natural killer).
…..e tu sei gufo o allodola?
Adesso che abbiamo scoperto struttura e funzioni dell’epifisi, abbiamo preparato un test per capire quale tipo di orologio interno abbiamo. Infatti, gli uomini si possono classificare in base ai loro cicli circadiani in tre cronotipi: gufi (circa il 20% della popolazione), allodole (circa il 10%) e colibrì (la maggior parte della popolazione).
Fai il nostro test e scoprilo
La rubrica Pillole di Salute è curata dalla prof.ssa Lucia Foderà
prof.ssa Lucia Foderà
Docente responsabile
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