Avete mai immaginato di fare da tutor a un gruppo di ragazzi delle medie mentre scoprite insieme i segreti della scienza? Beh, è esattamente quello che sta succedendo a noi durante il progetto APPlichiamoci, un percorso che si inserisce in un contesto più ampio di promozione delle STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) nelle scuole, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alle discipline scientifiche e tecnologiche, offrendo loro opportunità di sperimentazione e di apprendimento attivo e promuovendo le pari opportunità di genere.

Roba seria, vissuta con tanta curiosità e qualche risata.

Tutto si sta svolgendo nel nostro Istituto, l’I.S. “Ruggero d’Altavilla”, dove, sotto la guida dei nostri fantastici proff. Lucia Foderà e Paolo Chirasole, ci siamo trasformati in tutor per un gruppo di ragazzi delle scuole medie di Mazara del Vallo. Noi, studenti delle superiori, abbiamo preso per mano i più piccoli (non letteralmente, tranquilli!) e li abbiamo guidati attraverso esperimenti scientifici affascinanti e, a volte, imprevedibili.
Che cosa abbiamo fatto? Oh, un sacco di roba.

In uno dei super potenziati laboratori dell’indirizzo di Chimica-Materiali- Biotecnologie, abbiamo osservato le cellule della mucosa boccale dei ragazzi (non è così disgustoso come sembra, giuro). Poi siamo passati alle cellule dell’epitelio della cipolla e di altri vegetali: una vera festa cellulare! Non contenti, ci siamo spinti oltre: abbiamo mostrato loro le cellule del sangue, allestendo lo striscio ematico con la tecnica May-Grunwald/Giemsa colorando globuli rossi, leucociti e piastrine. Spoiler: è stato decisamente wow.

Cellule del Sangue
Cellule del Sangue
Ma il vero pezzo forte è stato l’argomento centrale del percorso: il DNA. Non ci siamo limitati a parlarne ma l’abbiamo creato ed osservato durante la divisione cellulare. L’abbiamo creato a partire dai soliti materiali come stecchini e palline di polistirolo, fino a opzioni decisamente più golose: caramelle colorate con cui abbiamo costruito la nostra personale doppia elica, partendo dalla storia sulla famosa “foto 51”. Ammettiamolo, costruire la doppia elica è stato dolce in tutti i sensi.
Foto 51 (Rosalind Franklin)
Struttura a doppia elica del DNA fatta con delle carammellle
Ma l’esperienza più affascinante di questo progetto STEM è stata senza dubbio la mitosi, un processo fondamentale per la crescita e la riproduzione degli organismi. Guidati dai docenti, tra microscopi e reagenti specifici abbiamo osservato in diretta le diverse fasi della divisione mitotica nelle cellule degli apici radicali di cipolla (Allium cepa).
Cellule degli apici radicali di cipolla (Allium cepa) nelle diverse fasi
Io personalmente, posso senza dubbio affermare che è stato incredibile vedere con i miei occhi un processo così complesso e affascinante, e insieme a tutti i miei compagni ci siamo sentiti come veri scienziati alla scoperta di nuovi mondi. Così tra tecniche di colorazione e opportuni allestimenti abbiamo seguito mediante osservazione al microscopio le fasi della mitosi, dalla profase alla telofase osservando l’allineamento equatoriale dei cromosomi alla metafase o la loro migrazione ai poli cellulari nell’anafase, facendoci comprendere così come il materiale genetico si distribuisce equamente tra le cellule figlie.
La prof.ssa Lucia Foderà ha sottolineato, come questo tipo di attività oltre a farci conoscere le basi della biologia cellulare, ha stimolato la nostra curiosità risultando fondamentale per far nascere nuove vocazioni nell’ambito della ricerca scientifica. I nostri docenti, infatti sono rimasti soddisfatti per la passione e l’impegno che abbiamo mostrato, visto il sorprendente risultato ottenuto.
Il percorso non è ancora terminato, ma già possiamo vedere gli effetti positivi su di noi e sui ragazzi che abbiamo seguito. Gli studenti delle medie stanno scoprendo quanto possa essere stimolante e creativo il mondo della scienza. Hanno imparato a lavorare in squadra, ad esplorare con curiosità e non essere timorosi nel porre le domande che stanno alle base delle ipotesi formulate. Anche noi tutor stiamo crescendo, imparando a relazionarci nel modo migliore con i nostri pari ed a condividere le nostre conoscenze con entusiasmo.
La nostra scuola, si conferma ancora una volta un’eccellenza nel campo della formazione scientifica, dimostrando che la passione per la conoscenza si può manifestare già in giovane età perché, alla fine, tutto questo ha uno scopo chiaro: ispirare. Mostrare che la scienza non è solo per pochi eletti, ma per chiunque abbia voglia di esplorare, imparare e, perché no, divertirsi un po’. Anche se il percorso non è ancora concluso, ci sentiamo già più consapevoli e, diciamolo, anche un po’ più fieri di noi stessi.
Questo progetto oltre a sviluppare le nostre competenze scientifiche ci ha fatto conoscere la storia della famosa Foto 51, scattata dalla scienziata Rosalind Franklin, facendoci riflettere molto: Rosalind, pur avendo dato un contributo fondamentale alla scoperta del DNA, è rimasta nell’ombra rispetto a Watson e Crick che hanno ricevuto il Nobel nel 1963 per aver scoperto la struttura a doppia elica del DNA. Ecco perché questo progetto punta anche a promuovere le pari opportunità di genere nelle materie STEM: per non lasciare mai più indietro nessuno, uomo o donna che sia.
Posso dire che tra microscopi, DNA commestibili, cellule in divisione e la storia di una scienziata straordinaria, stiamo vivendo un’esperienza unica. Un grazie ai proff., ai ragazzi delle medie e a Rosalind Franklin, che con la sua foto 51 ha reso possibile tutto questo. E ora, che altro aggiungere? Viva la scienza, e viva i tutor più cool del Ruggero d’Altavilla!

Posso dire che tra microscopi, DNA commestibili, cellule in divisione e la storia di una scienziata straordinaria, stiamo vivendo un’esperienza unica. Un grazie ai proff., ai ragazzi delle medie e a Rosalind Franklin, che con la sua foto 51 ha reso possibile tutto questo. E ora, che altro aggiungere? Viva la scienza, e viva i tutor più cool del Ruggero d’Altavilla!

Di Eros Parlante

Eros "La Penna Instancabile". Eros Parlante non ha mai visto un foglio bianco che non volesse subito riempire di parole. Quando non scrive articoli, probabilmente sta cercando ispirazione nelle serie TV o leggendo un libro che finirà in un giorno. Il suo motto? "Il caffè non è mai troppo! Si è meritato il titolo di senior a pochi mesi dall’inizio per il suo spirito di iniziativa e creatività. Gestisce i contenuti complessi, scrive articoli approfonditi, inchieste e analisi, con un'attenzione particolare alla qualità e all'accuratezza. Fornisce consigli editoriali al team, in particolare su temi complessi o delicati. Si occupa della pubblicazione degli articoli on line dopo la supervisione dell’editore. Insomma… fa un sacco di cose!!!

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